SCUOLA SECONDARIA INFERIORE
1. Nel quadro generale dell’IR nella scuola un peculiare interesse in tutti i paesi viene riservato all’IR nella scuola media o secondaria inferiore, in quanto fase terminale della scuola dell’obbligo. Di fatto esiste una ricca letteratura, frutto di eccellente esperienza, relativa alle specifiche condizioni di sviluppo degli allievi (preadolescenti, 10-12 anni), alla figura e formazione dell’insegnante di religione, alla programmazione, ecc. Al di là delle situazioni diverse dei singoli stati (in particolare per l’Europa: → Austria, Belgio, Francia, Germania, Inghilterra, Italia, Olanda, Svizzera), tratti distintivi comuni paiono essere: un IR che valga come riformulazione e approfondimento di quanto già studiato in precedenza; quindi con un programma autonomo e definito, per lo più configurato curricularmente (es. lo → Zielfelderplan nei paesi di lingua tedesca); un IR attento a una didattica dell’oggettività, mediante le attività della scoperta e della documentazione (cf U. Gianetto – R. Giannatelli). Si può affermare che soprattutto questo IR risente dell’influsso di diversi fattori: lo sviluppo delle scienze teologiche, in particolare dell’esegesi biblica, delle scienze pedagogiche e didattiche, del rinnovamento cat. A questo proposito si tende ovunque a distinguere meglio IR da C. ecclesiale. È chiaro che l’IR, visto sempre più nella prospettiva della scuola, partecipa ai cambi ideologici e strutturali della scuola medesima nei diversi paesi.
2. Per quanto riguarda l’Italia, è da ricordare una storia non lunga, ma intensa, a partire dal Concordato del 1929. In forza di esso, per questo ciclo scolastico, allora non ancora fissato come scuola dell’obbligo, si stabiliva l’IR come disciplina per tutti, salvo il diritto di esonero, con un’ora settimanale, un insegnante e sussidi propri, e il mandato della Chiesa. Configurato agli inizi come catechismo nella scuola, si fa sentire sull’IR lo sviluppo conciliare della C. Se all’inizio (1930) è insegnamento dottrinale della religione cattolica, con i programmi del 1959 l’affermatosi indirizzo → kerygmatico garantisce un IR più fedele alle fonti, mentre il coinvolgimento degli alunni si fa più attivo. La scoperta del Regno di Dio (3 vol., Leumann-Torino, LDC, 1962 con edizioni molteplici) rimane il testo emblematico per contenuto e metodo (le schede di lavoro). La cosiddetta svolta antropologica nella C. e una migliore percezione della distinzione fra IR e C., l’assunzione di una più rigorosa impostazione didattica (curricolo), tramite anche uno strumento precursore (Progetto uomo, dell’Istituto di Catechetica dell’Università Salesiana di Roma, 1975), confluiscono nella determinazione del nuovo programma del 1979, attualmente vigente.
3. Tale programma è inteso come “educazione religiosa” finalizzata al globale processo culturale ed educativo della scuola d’obbligo (cf Premessa generale, parte IV, 24). Possiede perciò un profilo scolastico ben rimarcato; condivide infatti le finalità della scuola che mira alla formazione integrale dell’uomo, proponendosi come educazione religiosa; i contenuti riguardano la religione cattolica nei suoi elementi strutturali essenziali, alla luce del Vaticano II, e sono da motivarsi mediante un corretto ricorso alla fonte biblica e alla trattazione viva della Chiesa (in particolare il Vaticano II). Attenzione peculiare va posta sia alla lettura della storia (ecclesiale e civile) nei suoi risvolti o effetti religiosi, sia al confronto con le grandi religioni. Si afferma esplicitamente che “l’IR si svolge a partire dall’esperienza vissuta, come documentazione diretta sulle fonti della tradizione cristiana, come ricerca storica sul Cristianesimo nella propria regione, in Italia e in Europa, come confronto aperto e “dialogo” con altre forme e tradizioni religiose culturalmente rilevanti”. È facile vedere, quali elementi caratterizzanti, una didattica della → correlazione, dell’uso delle fonti e del documento, in particolare della Bibbia, il richiamo a un certo dialogo interdisciplinare, l’invito ad una saggia → programmazione (curricolare). Alcuni testi scolastici (es. Progetto uomo, LDC, 2a ed.; Un mondo nuovo, SEI; Iter, Queriniana; Religione e vangelo oggi in Italia, LDC) caratterizzano bene il cambio avvenuto. È chiaro che la attuazione del Concordato rinnovato (1984) influirà anche per questo IR in misura fino ad oggi non prevedibile.
Bibliografia
L. Borello – F. Pajer, Quaderni di pedagogia e didattica della religione, Brescia, Queriniana, 1980; U. Gianetto – R. Giannatelli, La catechesi dei ragazzi, Leumann-Torino, LDC, 1973; Insegnare religione oggi. Vol. 2. Nella scuola secondaria, ivi, 1977; Religione nella scuola media, ivi, 1979.
Cesare Bissoli