SCUOLA DOMENICALE
1. La SD è un’istituzione tipica del protestantesimo moderno. Può essere definita: un’organizzazione composta di catechisti e fanciulli che si riuniscono periodicamente per lo studio della Bibbia, per il canto, per la preghiera.
Nacque circa due secoli fa, in Inghilterra, per opera di laici credenti, non collegati alle istituzioni ecclesiastiche protestanti del tempo. In seguito, pur conservando una certa autonomia, ebbe legami sempre più stretti con le Chiese locali. Mantenne tuttavia quasi ovunque un carattere interdenominazionale (comprendente cioè anglicani, presbiteriani, metodisti, ecc.). Fu uno dei primi movimenti di orientamento ecumenico nel seno del protestantesimo.
Escludendo il periodo iniziale (Inghilterra 1780-1800 circa) le SD ebbero e hanno tuttora le seguenti caratteristiche. Le riunioni si svolgono per lo più di domenica in ambienti quasi sempre messi a disposizione dalle Chiese locali. Di solito durano un’ora (qualche volta di più) e si svolgono contemporaneamente al culto mattutino per gli adulti. I monitori (= catechisti), tutti volontari, sono in rapporto numerico coi fanciulli molto favorevole (in Italia per es. attualmente in media uno ogni sei).
Per buona parte del tempo disponibile le riunioni si svolgono in piccoli gruppi per fasce di età. In essi si studia la Bibbia (NT e AT) avvalendosi per lo più del materiale didattico fornito dalle organizzazioni nazionali. Il dialogo e l’espressione personale e individualizzata da parte del fanciullo sono privilegiati, mentre non esiste più nessun tipo di verifica (interrogazioni, versetti studiati a memoria). I fanciulli che frequentano la SD hanno un’età che va dai 5 ai 14 anni circa. (In Italia dopo i 14 anni i ragazzi che intendono continuare la loro formazione e che vogliono entrare a far parte della loro Chiesa seguono corsi di catechismo più sistematici sotto la guida del pastore). Il calendario delle SD corrisponde più o meno a quello delle altre scuole.
2. Storia. La riforma protestante fin dal suo nascere ebbe a cuore l’istruzione biblica dei giovani, come stanno a dimostrare la cura con cui Lutero (1483-1546) compilò corsi di catechismo, e la fondazione di scuole pubbliche obbligatorie in Ginevra da parte di Calvino (1509-1564). Tuttavia, nei secoli seguenti i ragazzi non furono oggetto di cure particolari da parte delle Chiese protestanti. Perciò le classi di istruzione biblica a loro destinate, che funzionarono sporadicamente qua e là, non possono essere considerate anticipazioni delle SD. Esse infatti nacquero e si svilupparono in modo autonomo e quasi esplosivo alla fine del sec. XVIII in Inghilterra, diffondendosi poi rapidamente in tutto il mondo protestante.
Robert Raikes (1735-1811), un laico protestante, direttore del “Gloucester Journal”, si interessò fin da giovane dei problemi sociali provocati dalla rivoluzione industriale. Tentò, ad esempio, di migliorare le condizioni di vita nelle carceri, ma con scarso successo. Una domenica del 1780, recatosi per caso in un quartiere povero e malfamato della sua città, restò impressionato dal comportamento dei ragazzi che, liberi dal lavoro in fabbrica, si dedicavano ad atti di vandalismo; tra l’altro, disturbavano la quiete pubblica e danneggiavano i commercianti. Pensò che ciò dipendesse dalla mancanza di istruzione. Decise quindi di retribuire alcune donne di buona reputazione per fornire un po’ di istruzione a quei ragazzi.
L’opera ebbe inizi assai modesti: alcune signore accolsero in casa loro per tutta la domenica quei fanciulli per dare loro i rudimenti della lettura. Questi umili inizi ebbero uno sviluppo inatteso. Robert Raikes pubblicò sul suo giornale una breve informazione sulla sua iniziativa. La notizia fu ripresa da diversi giornali e suscitò un enorme interesse. Ben presto si formò in tutta l’Inghilterra un movimento di opinione in appoggio all’iniziativa di Raikes. Venti anni dopo, il prestigioso periodico “Gentlemen’s Magazine” (che è la principale fonte di informazione sul nascere delle SD) valutò sobriamente in 156.000 il numero dei fanciulli coinvolti in quell’iniziativa.
Il movimento di Raikes può essere considerato il primo tentativo di alfabetizzazione di massa. Egli infatti non si limitò a propugnare l’insegnamento della lettura (si usava come libro di testo soprattutto la Bibbia) ma vincendo opposizioni e sospetti volle che i fanciulli imparassero anche a scrivere. Fu allora che una parte della Chiesa anglicana si oppose a Raikes adducendo il motivo che lo scrivere era un vero e proprio lavoro, vietato nel giorno del Signore. Altre opposizioni si levarono in quanto i conservatori consideravano socialmente pericoloso dare in mano ai poveri l’arma della cultura.
La parte più dinamica delle Chiese protestanti e il movimento metodista, nato per opera di John Wesley (1703-1791), appoggiarono invece Raikes aprendo dappertutto SD basate sul volontariato. Il movimento più propriamente laico dei cosiddetti “educatori” si adoperò poi per trasformare le SD in una scuola di tutta la settimana, comprendente anche l’istruzione tecnica. È probabile che ciò abbia accelerato la formazione di scuole gratuite e, in seguito, gratuite e obbligatorie, in tutta l’Inghilterra. L’altro ramo, quello dei cosiddetti “salvatori”, si dedicò invece all’istruzione biblica e morale, accompagnandola con iniziative sociali, come la distribuzione di abiti e di scarpe ai più bisognosi.
I numerosissimi insegnanti volontari sentirono ben presto l’esigenza di incontrarsi per confrontare le proprie esperienze. Così già nel 1785 nasceva a Londra la Society for Establishement and Support of Sunday-Schools, mentre nel 1803 nasceva la Sunday-Schools Society d’Inghilterra su base interdenominazionale, che esiste tutt’ora. Il mondo protestante seguì l’esempio inglese. Nel 1824 per es. nasceva nel Nord America un’analoga società per le SD; un po’ più tardi nei paesi scandinavi, nel 1852 in Francia e così via. Le SD hanno diffuso ampiamente la conoscenza della Bibbia a livello popolare, e se oggi si può parlare di nazioni a “cultura protestante” lo si deve in gran parte alla loro influenza e diffusione.
In Italia nel 1891 nacque un Comitato interdenominazionale per le SD che riuniva Chiese battiste, metodiste e valdesi e che si collegò con analoghe organizzazioni straniere. (Nel 1907 fu organizzato a Roma un convegno mondiale che riunì circa 1050 delegati). Ma già prima della nascita di questo Comitato, nel 1878, uscì per un anno la riv. mensile “La Scuola domenicale” per opera del pastore valdese A. Meille. Essa forniva un programma di letture bibliche continuato, spiegazioni del testo e consigli didattici per i monitori, articoli pedagogici e di cultura biblica. Questa rivista riprese le sue pubblicazioni regolari un decennio dopo; attualmente, giunta al suo 91° anno, è trimestrale, pubblicata a cura del Servizio Istruzione ed Educazione della Federazione delle Chiese evangeliche in Italia, continuatore del Comitato creato nel 1891. Le denominazioni che vi si riconoscono (battiste, metodiste, valdesi e altre minori) si servono della rivista e del materiale didattico per bambini e ragazzi ad essa collegato, che propone un programma di letture bibliche cicliche di 5 anni.
Bibliografia
P. Cliff, La nascita delle Scuole domenicali, in “La Scuola domenicale” 87 (1980) 250-257; R. W. Lynn – E. Wright (ed.), The Big Little School-. 200 Years of the Sunday School, Birmingham, Al., Religious Education Press, 1980; T. G. Soares, Sunday Schools, in J. Hastings (ed.), Encyclopaedia of Religion and Ethics, vol. 12, Edinburgh, 1921, 111-114; Sunday Schools, in The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge, Baker Book House, Grand Rapids, Michigan, 1930.
Franco Girardet