NAPIONE Teresio (= Fratel Leone)
Nato a Torino il 26-9-1892, frequentò le scuole al Collegio S. Giuseppe, e dai Fratelli delle Scuole Cristiane attinse i germi della sua vocazione di educatore e catechista, unendosi a loro per la vita. Conseguì il diploma di Catechetica dei FSC. Si laureò a Torino con una tesi su Chateaubriand. La Francia, e non solo per questo, gli conferirà il diploma d’onore dell’”Académie des Sciences, Arts et Lettres” (1937). La Patria gli fece indossare il grigioverde (1917-1919); più tardi lo nominerà Grand’Ufficiale al merito della Repubblica.
Formato al magistero di G. Allievo, optò prevalentemente per la pedagogia della C., seguendo un inimitabile carisma personale. La sua fu una didattica piena di vitalismo e di contenuti relazionali e comportamentali, valorizzatrice della personalità religiosa dell’educando. I suoi studi sulla C. del de La Salle (cf “Rivista Lasalliana”) lo fecero ben presto apprezzare. Fu infatti docente di catechetica al Seminario Maggiore di Torino (1929-1937); poi lo sarà all’Istituto Pastorale della Pont. Univ. Lateranense (1963-1965), mentre era Postulatore Generale del suo Istituto.
La C. scolastica lo interessò sempre direttamente, sì che nel 1943 fu nominato dal competente Ministero Ispettore Nazionale dell’IR nelle Scuole d’Italia. Non trascurò la C. parrocchiale e la C. dei gruppi ecclesiali. Per cui fu apprezzato maestro in moltissimi Congressi cat. diocesani e in convegni per catechisti e insegnanti; e ciò in Italia e all’estero, poiché si esprimeva assai bene in varie lingue. Fu anche relatore al Congresso cat. intern. di Roma (1950). Istituita la Commissione cat. Lasalliana, i FSC ve lo tennero come presidente dal 1942 al 1968. Alla fondazione del Segretariato di pedagogia religiosa attiva fu membro del comitato effettivo. Fece anche parte del Cons. Cat. Naz., e quando lo colse la morte (Genova 26-3-1969) stava lavorando per la Ass. educ. Italiana, di cui era consigliere delegato.
Trovava anche il tempo per mettere per iscritto le sue intuizioni, sempre con una distinta nota di eleganza. Così, ad esempio, nacquero le Conversazioni religiose alla Radio Vaticana (3 vol., Milano, Sussidi, 1953-1955). Le sue varie opere, tutte dettate dalle contingenti necessità cat. riscontrate nei molteplici contatti con gli educatori cristiani, manifestano le sue doti di chiara dottrina, di cristallina espressione, di succosa sintesi e, soprattutto, di quell’animazione interiore che agevola e suade l’accoglienza.
Tra le pubblicazioni d’interesse cat. vanno ricordate: Le doti del catechista (Milano, Sussidi, 1939); Testi e relative Guide per la cultura religiosa della GIAC (10 vol., Roma, AVE, 1940-1945); La missione del catechista: le sue doti, la sua parola (Milano, A & C, 1940); Gli spiriti e le forme dell’insegnamento religioso (Città del Vaticano, 1942); Invito a conoscere il fanciullo (Milano, Ancora, 1946); Saggi di catechesi ai piccoli (Milano, Sussidi, 1951); Saggi di catechesi ai giovani (ivi, 1951); Gesù, Via Verità e Vita, guida per le XX lezioni (Milano, Cenac, 1951); L’educazione religiosa del bambino di scuola materna (Brescia, La Scuola, 1953). Nonché numerosi articoli apparsi su varie riviste cat.; alcuni di essi furono anche pubblicati dalla riv. americana “Journal of Religious Instruction”. Recensì e stese prefazioni ad opere di M. Casotti e G. Nosengo, in segno di costruttiva amicizia.
Mons. A. Del Monte di lui diceva, commemorandolo: “Il pensiero e l’opera di Fratel Leone di Maria costituiscono un patrimonio comune della C. italiana e se ne dovrà tener conto quando si vorrà scrivere compiutamente la storia della C. in Italia” (Fr. Agilberto, 124).
Bibliografia
Frat. Agilberto [T. Gatti], Il Fratello Leone di Maria delle Scuole Cristiane, Milano, A & C, 1970; In., 1 due Ispettori Nazionali per l’Insegnamento religioso nelle Scuole italiane, in “Rivista Lasalliana” 39 (1972) 227-299; S. Riva, Fratei Leone di Maria, in In., La pedagogia religiosa del Novecento in Italia, Roma, Antonianum, 1972, 217-226.
Annibale Balocco