HIRSCHER Johann Baptist von

 

HIRSCHER Johann Baptist von

H.​​ nacque a​​ Bodnegg (Ravensburg)​​ il​​ 20-1-1788​​ e morì il​​ 4-9-1865,​​ come decano del duomo di Friburgo. Fu molto elogiato e molto combattuto. Durante gli studi di teologia, e come giovane sacerdote e “ripetitore” (assistente) per la teologia morale e pastorale presso il seminario maggiore di​​ Ellwangen,​​ imparò a conoscere l’→ illuminismo e anche il suo ulteriore sviluppo nello spirito di →​​ Sailer.​​ All’età di appena 29 anni (1817) insegnava già queste materie come professore all’università di​​ Tübingen.​​ La sua teologia morale, come quella pastorale, era concepita alla luce dell’idea di → “Regno di Dio”.

La sua concezione cat. prende i propri lineamenti in una discussione polemica con la C. neoscolastica. In tale discussione diventa chiaro che il problema di una feconda C. è sempre e nello stesso tempo il problema di una teologia al servizio della​​ vita​​ di fede​​ (Über das Verhältnis des Evangeliums zu der theologischen Scholastik der neuesten Zeit im katholischen Deutschland,​​ Tübingen, 1823). Nella​​ Katechetik​​ (Tübingen, 1831, 18404)​​ le sue idee raggiungono una espressione matura. Merita osservare anzitutto che H., in contrasto con la tradizione, intende con “Katechetik”​​ l’intera pastorale dei fanciulli e dei giovani (quindi, per​​ es.,​​ anche la pastorale del tempo libero e la liturgia). Infatti egli non pensa soltanto​​ a&’istruzione,​​ ma anche​​ all’educazione​​ nella fede cristiana. Più specificamente si tratta del momento cognitivo, affettivo e operativo della vita cristiana; si tratta della fede operante nell’amore, concepita come realizzazione del Regno di Dio, della “comunità di Dio e di Gesù Cristo nello Spirito Santo”.

Questo fine può essere raggiunto soltanto alle seguenti condizioni: 1) che la fede sia presentata come un tutto organico; 2) riferita all’esperienza e fonte di esperienza cristiana; 3) offerta secondo il metodo della Bibbia e della storia della salvezza (vale a dire, in analogia con la Rivelazione di Dio, il quale non è venuto verso di noi come un sistema dottrinale, ma​​ storicamente')-,​​ 4) accompagnata da una corrispondente prassi di vita. Questo comporta che la “capacità di comprensione” e il “bisogno” degli allievi sono determinanti. Conseguentemente il metodo va scelto in conformità con i contenuti e i destinatari della C. (in opposizione al monopolio del “metodo socratico”).

Paragonando le diverse edizioni della​​ Kate-chetik​​ si può constatare che questi principi fondamentali vengono applicati in maniera sempre più conseguente: per la C. dai 7 ai 10 anni H. finisce col chiedere soltanto l’insegnamento della Bibbia; solo a partire da 11 anni è appropriato un catechismo (di impostazione biblica). In pratica però H. non potè realizzare questi princìpi nella loro integralità. A partire dal 1837 fu professore a Friburgo e poco dopo divenne anche canonico del duomo. Compose anzitutto il​​ Katechismus der christkatholischen Religion​​ (Karlsruhe und Freiburg 1842) per​​ ragazzi e ragazze a partire​​ da 11​​ anni (il commento fu scritto da A. Stolz). Ma poi (sotto la pressione della prassi tradizionale) dovette pure scrivere il​​ Kleiner Katechismus der christkatholischen Religion​​ (Freiburg 1845), per i​​ più piccoli.​​ Nella​​ pratica però ambedue si rivelarono troppo impegnativi per i catecheti (e per gli allievi?). H. si è pure reso meritevole con la introduzione e la fondazione di case del fanciullo (orfanotrofi: “il Don Bosco del​​ Baden”).

Subito dopo la sua morte i suoi catechismi, utilizzati unicamente nell’arcidiocesi di Friburgo, vennero sostituiti con quello di → Deharbe. È merito di H. aver dato un ulteriore sviluppo alle migliori acquisizioni dell’illuminismo (cf anche​​ Haupstücke des christkatholischen Glaubens für Schule und Haus,​​ Tübingen, 1857, e​​ Die Geschichte Jesu Christi,​​ Tübingen, 1839, 18422​​ “per​​ tutti, soprattutto​​ per i​​ giovani più maturi”). H.​​ dovette aspettare l’era kerygmatica degli anni ’30 del nostro secolo per essere nuovamente valorizzato.

Bibliografia

P. Balestro,​​ Dialogo o ideologia?​​ J.​​ B.​​ Hirscher:​​ l’idea del “Regno di Dio” ira Illuminismo e Romanticismo,​​ Torino, Boria, 1971; A.​​ Berz,​​ Geschichte des Katechismus im Bistum Basel,​​ Fribourg, 1959; F.​​ Blacker,​​ J.​​ B. Hirscher und seine Katechismen,​​ Freiburg, 1953; Tu. Filthaut,​​ Il Regno​​ di Dio​​ nell'insegnamento catechistico,​​ Alba,​​ Ed. Paoline, 1963; E. Keller,​​ J. B.​​ Hirscher,​​ Graz, 1969; H. Loduchowski,​​ Biblische Verkündigung nach​​ J. B.​​ von Hirscher,​​ Regensburg, 1970; W. Nastainczyk,​​ J. B.​​ Hirschers Beitrag zur Heilpädagogik,​​ Freiburg, 1957.

Eugen Paul

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