AZIONE CATTOLICA ITALIANA
L’AC italiana è un’associazione di laici che si prefigge il servizio alla comunità cristiana, in una forma di corresponsabilità pastorale nella quale portare il senso e i frutti della laicità esercitata in famiglia, nel lavoro, nella vita civile. La partecipazione alla missione della Chiesa caratterizza da sempre l’esperienza dell’AC; per i tratti tipici della vita dei laici, questa apostolicità si esplica principalmente nelle abituali condizioni dell’esistenza laicale; il compito dell’associazione è soprattutto quello di formare i suoi iscritti. La C. è il momento centrale e unificante della proposta formativa dell’AC.
1. La centralità della C. nella vita dell’AC è un dato che appartiene alla sua storia più lontana, nel corso della quale l’associazione ha contribuito a tutto il rinnovamento cat. italiano. Verso gli anni ’40, la “cultura religiosa” dell’AC si incontra, oltre che con il rinnovamento didattico avviato dalle “scuole nuove”, con il movimento biblico e con il movimento liturgico; questo si manifesta nelle campagne della Gioventù, dedicate a temi come: “Vivere il battesimo, la cresima, la messa”. Nel secondo dopoguerra, per i ragazzi si dà vita a una C. detta “totale”, perché rivolta a tutti e perché offerta a tutto il ragazzo. Così, la C., la formazione personale e l’attività nella Chiesa e nel mondo rappresentano come tre cerchi concentrici, con “uno sviluppo che parte dalla C., diventa formazione personale e quindi attività nella Chiesa e nel mondo, per ritornare dopo alla C.” (G. Catti, Il contributo dell’AC al rinnovamento della C., in “Presenza Pastorale” 48 [1978] 1-2, 70). L’AC, attraverso i suoi “rami” (Gioventù Femminile, Gioventù Maschile, Unione Donne e Unione Uomini), dava vita in quegli anni ad una cultura religiosa capillare, diffusa nel popolo di Dio, adatta alle diverse età della vita, tutte ritenute interlocutrici di una proposta di maturazione della vita cristiana. La proposta dei vari “rami” nel 1947 confluiva in un progetto comune di pastorale cat. affidato al CENAC (Centro Nazionale Attività Cat.). Sorto con lo scopo di preparare programmi e testi per le associazioni locali e con lo scopo di qualificare la proposta religiosa nell’ambito scolastico, spesso rese un prezioso servizio agli uffici cat. diocesani attraverso i propri convegni (va ricordata qui la Scuola di Vallombrosa). Il contributo più impegnativo e più innovatore del CENAC riguardò la C. degli adulti attraverso le guide didattiche che superavano i limiti dei tradizionali manuali per introdurre temi monografici di contenuto biblico-teologico-liturgico-sociale. Questa innovazione sul piano dei contenuti si accompagnava a un vivo senso di Chiesa che ha sempre caratterizzato l’AC. L’insieme di questi elementi può far comprendere l’apporto della C. di AC a quel rinnovamento cat. che nel dopo Concilio è stato proposto attraverso il “Documento base” e i Catechismi pubblicati dalla CEI.
2. Nel nuovo movimento cat. l’AC si è inserita in modo facile e propositivo, qualificandosi in esso per alcune accentuazioni di sensibilità e per alcuni ambiti di servizio privilegiati. Attualmente la C. nei gruppi associativi è caratterizzata dall’ecclesialità che contraddistingue lo spirito dell’AC: per questo è una C. che intende educare all’appartenenza ecclesiale intesa come corresponsabilità pastorale e come servizio alla comunità cristiana, in primo luogo a quella parrocchiale. L’animazione del progetto cat. di tutta la parrocchia è tra i primi obiettivi dell’impegno apostolico dell’AC, per la quale il riferimento parrocchiale è elemento qualificante. La laicità dell’associazione fa sì che anche questa componente sia presente in modo rilevante nell’itinerario della C., che deve portare a comprendere e a sviluppare il dono del battesimo, a fare i conti con la concreta realtà culturale ed esistenziale in cui deve prendere forma oggi l’impegno laicale per il regno di Dio.
La C. viene abitualmente condotta in un piccolo gruppo nel quale insieme si ascolta la parola di Dio, la si approfondisce, la si pone a confronto con i problemi della vita di ogni giorno, in un’incessante attenzione al vissuto personale, sociale e culturale di ogni componente il gruppo. Essa non si identifica con la “dottrina” cristiana, ma vorrebbe essere itinerario di fede, orientato a una vita cristiana coerente, ricca di motivazioni e di consapevolezza. L’itinerario cat. si colloca in una più complessiva proposta formativa, nella quale rientrano anche una componente spirituale e una componente culturale. Infine la C. dell’AC è permanente; si rivolge ai ragazzi con la “C. esperienziale”, che intende ricercare nell’esperienza del ragazzo i segni della presenza del Signore; si rivolge ai giovani, tenendo conto soprattutto delle scelte di fede, di vita, di vocazione che caratterizzano l’età giovanile; si rivolge agli adulti per sollecitare in essi una continua crescita della vita cristiana; l’associazione propone itinerari cat. particolarmente qualificati per gli sposi e per i genitori.
I momenti di incontro dell’itinerario cat. associativo sono animati da laici, senza escludere la presenza ministeriale del sacerdote. L’AC vorrebbe così far passare nell’ambito cat. la lezione conciliare sulla responsabilità dei laici, anche in ordine all’annuncio della Parola e al compito profetico. La presenza di laici catechisti, soprattutto nei gruppi degli adulti e dei giovani, ha un’importante funzione in ordine all’educazione alla laicità, in quanto si tratta di un’educazione che richiede la testimonianza e la proposta di chi ha fatto della laicità una scelta vocazionale. L’attività cat. dell’AC, in modo discreto ma significativo, contribuisce a tener vivo il senso di una ricerca di fede e di una crescita cristiana a livello popolare, in una comunità cristiana che si vorrebbe contribuire a far maturare come vero “popolo di Dio”.
Bibliografia
Catechesi, catechesi associativa, comunità cristiana, Roma, AVE, 1980; A. Del Monte, La catechesi in azione cattolica e l’azione cattolica nella pastorale della catechesi, in “Presenza Pastorale” 40 (1970) 5-6, 405-424; Manuale dell’Azione Cattolica in parrocchia, Roma, AVE, 1983; S. Riva – G. Catti, Il movimento catechistico italiano, Bologna, EDB, 1977; Il Sinodo della catechesi, in “Presenza Pastorale” 48 (1978) 1-2, 1-112; G. Vecchio, Gli adulti di AC, scelta religiosa e politica, in Identità, partecipazione, scelta religiosa, Roma, AVE, 1984.
Paola Bignardi