AUMÒNERIE DE L’ENSEIGNEMENT PUBLIC

 

AUMÔNERIE DE L’ENSEIGNEMENT PUBLIC

La A.​​ è​​ un​​ organismo della Chiesa francese incaricato dell’IR e della formazione cristiana degli studenti delle scuole secondarie statali (12-19 anni). Viene chiamato​​ «aumônerie»​​ (cappellania) il servizio prestato a uno o più istituti scolastici.

1.​​ Origine.​​ Con la legge del II​​ floréal An.​​ X (1° maggio 1802),​​ Bonaparte,​​ primo console, crea i licei francesi e istituisce in ogni liceo un prete come cappellano “incaricato di tutto ciò che si riferisce alle pratiche religiose”.

2.​​ Situazione.​​ La legislazione francese attuale considera tre situazioni:

— L’A. in cui le attività cat. e religiose hanno luogo all’interno dei locali della scuola e nell’orario scolastico (internati).

— L’A. in cui le attività si svolgono nel quadro dell’orario scolastico, ma all’esterno degli istituti scolastici (esternati).

— L’A. non ufficiale in cui le attività sono lasciate alla discrezione delle famiglie, fuori dell’organizzazione scolastica.

Le attività cat. e religiose — all’interno e all’esterno degli istituti scolastici — sono assicurate da sacerdoti, religiosi, religiose e laici (genitori, famiglie, catechisti di professione), chiamati “animatori”. Attualmente in Francia gli animatori sono 25.000, di cui la maggior parte (90%) a tempo parziale; alcuni, soprattutto sacerdoti e catechisti, a tempo pieno (10%). Globalmente 1’11% degli studenti delle scuole secondarie statali della Francia frequenta una A.

3.​​ Funzionamento.​​ Gli orientamenti cat. delle A. sono affidati, per incarico della Commissione episcopale per il mondo scolastico e universitario (C.E.M.S.U.), a un Consiglio nazionale della A. della scuola pubblica, che si raduna due volte all’anno sotto la presidenza del vescovo responsabile. Un Segretariato nazionale della A. della scuola pubblica (S.N.A.E.P.), animato da due sacerdoti, è responsabile dell’attuazione di questi orientamenti. Il Segretariato pubblica una rivista trimestrale “Ensembles” destinata alle A.; dirige la redazione di documenti cat. per gli animatori, pubblicati nella collana “Les​​ Cahiers​​ du S.N.A.E.P.”; coordina il lavoro delle Commissioni specializzate; organizza giornate di formazione (biblica, teologica, pedagogica, tecnica) degli animatori e dei giovani.

4.​​ Finalità.​​ L’incidenza dell’A. della scuola pubblica è legata allo sviluppo dell’ambiente socio-culturale della scuola (sviluppo delle scienze e delle tecniche, universo dell’immagine e dei mass-media) e al crescere dell’indifferenza religiosa tra gli adolescenti e i giovani. Il principio di base delle A. è il seguente: “Prendre le temps de vivre pour croire”. Il progetto educativo non consiste tanto nel trasmettere una dottrina o nell’applicare un messaggio tramite una morale o una pratica di vita, quanto nel cercare, partendo dalla vita quotidiana, il significato evangelico dell’esistenza umana, tramite un confronto con la vita e la parola di Gesù Cristo.

La A. ha dunque tre finalità pastorali:

— Essere un luogo di incontro e di libera espressione, in piena corrispondenza con il bisogno di relazione e di comunicazione dei giovani.

— Essere un luogo di ricerca religiosa e di approfondimento dottrinale della fede, come risposta a un bisogno religioso e al duplice desiderio di dare un senso alla vita e di conoscere Gesù Cristo.

— Essere un luogo dove nascono comunità di credenti, dove adulti e giovani esprimono, vivono e celebrano insieme la loro fede con i suoi problemi, i suoi dubbi e le sue certezze.

5.​​ Attività.​​ La forma delle attività varia da una A. all’altra secondo l’équipe locale di animazione, l’età e la domanda dei giovani. Le attività cat. sono di tre ordini diversi:​​ — Conoscere la fede.​​ Si possono qui raggruppare la​​ riflessione libera​​ attorno a un fatto di attualità, un libro, un film, un tema (avvenire, droga, forza nucleare, professione, sessualità);​​ l’approfondimento dottrinale​​ della fede, dei sacramenti, della preghiera, della morale; la​​ ricerca biblica​​ sulle origini del cristianesimo e lo studio di testi biblici (attraverso l’analisi storica, esegetica e linguistica). Queste attività si svolgono nel quadro di corsi chiamati “di religione”, ma anche in serate, week-ends e giornate di studio della durata di diversi giorni.

— Vivere la fede.​​ Si tratta di attività sociali o caritative, di impegno in qualche movimento di azione cattolica, di responsabilità educative verso i fanciulli, di animazione di gruppi nelle scuole o nel quartiere. Queste attività permettono ai giovani di applicare la fede alla vita, di verificare “sul terreno” l’autenticità della loro parola di credenti e di fare in modo che il Vangelo possa esercitare la sua “funzione critica” nell’esistenza quotidiana.

— Celebrare la fede.​​ Tra le celebrazioni della fede figurano le professioni della fede, le celebrazioni sacramentali (battesimo e confermazione di adolescenti e giovani), celebrazioni penitenziali, gruppi di preghiera comunitaria,​​ week-ends​​ di silenzio e celebrazioni eucaristiche. Per dare espressione alla fede queste celebrazioni fanno appello alle dimensioni affettive e intellettuali dell’uomo (linguaggio dei gesti, espressione corporale, tecniche audiovisive).

Il futuro delle A. dipende da come, in una società urbanizzata e tecnicizzata, riusciranno ad essere luoghi dove giovani e adulti possono vivere, respirare e pregare.

Sedi:​​ Secrétariat national​​ de​​ l’Aumônerie​​ de​​ l’Enseignement​​ Public (S.N.A.E.P.), 7​​ rue Vauquelin,​​ 75005 Paris;​​ Fédération nationale des animateurs et parents pour l’éducation chrétienne des jeunes de l’Enseignement Public (F.N.A.P.E.C.), 7 rue Vauquelin, 75005 Paris.

Bibliografia

P. Bourdoncle – P. Moitel,​​ Aumôneries de l'Enseignement Public,​​ Paris, Cerf, 1978; Conseil National de l’aumônerie de l’enseignement public,​​ Clefs pour une aumônerie: Orientations, législation, mode d’emploi,​​ Paris, S.N.A.E.P., 19812.

Pierre Moitel

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