LUOGO: LANZO – TORINO.
DATA: 1877 (5 Settembre – 5 Ottobre).
DURATA: 31 giorni.
RETTOR MAGGIORE: Don Giovanni BOSCO.
REGOLATORE: Don Michele RUA.
CAPITOLARI: 23 Capitolari – 4 Consulenti – 2 Invitati.
TEMA: Consolidamento della Congregazione: Vita comune, Moralità, Economia, Ispettorie.
ADUNANZE: 26 Conferenze Generali con tutti i Capitolari presente sempre Don Bosco.
COMMISSIONI: n. 8, ognuna con un Presidente e un Relatore: Accettazioni e Noviziato. Studi sacri e predicazione – Studio fra gli allievi. Stampa e simili – Vita comune – Moralità e cose simili – Economia – Ispettorie e uffici dell’ispettore – Figlie Maria Ausiliatrice – Cooperatori.
(MB 13, 243-294; Annali I, pp. 308-323)


1) Il CG1 NELLA STORIA DELLA SOCIETÀ SALESIANA.
« La Società Salesiana, dopo l’approvazione delle Costituzioni nel 1874, sembra entrare in un nuovo periodo che si può chiamare periodo di ’’stabilizzazione” o consolidamento strutturale definitivo [dopo la prima rapida espansione] ».
« Cresceva pure la partecipazione generale di altri confratelli [oltre al ’’Capitolo Superiore”] al governo legislativo, disciplinare, amministrativo della Congregazione. Nel triennio 1874-77 continuava a servire a questo scopo il tradizionale strumento delle conferenze dei direttori, prefetti ed altri confratelli (cf. MB 11,21-30. 339-358; MB 12,52-94. 443-480; MB 13,64-92).
Nella linea delle ’’conferenze” furono in seguito convocati, secondo periodi triennali, i quattro [primi] CG del 1877, 1880, 1883, 1886. Il loro compito principale consisteva sia nel codificare le norme già esistenti nella Congregazione, sia nell’aggiungere norme nuove per i bisogni pratici che scaturivano dallo sviluppo delle opere e dal numero crescente dei confratelli ». (M. Verhulst, Note storiche sul CG1 della Società Salesiana, in « Salesianum » 43 (1981), p. 854-855).
Per Don Bosco è un periodo di ripensamento: tra il 1873 e il 1875 principalmente scrive, per ordine ricevuto da Pio IX nel 1867, le « Memorie dell’Oratorio di S. Francesco di Sales dal 1815 al 1855 »; quindi, servendosi anche dell’opera di altri, la « Introduzione » alle Costituzioni (1875); il trattatello sul sistema preventivo (1877). I Regolamenti per gli oratori e le case, già a lungo sperimentati, sono editi nel 1877.
« Il tempo di stabilizzazione è segnato da una relativa abbondanza di scritti pedagogici e spirituali, redatti da Don Bosco e dai suoi immediati collaboratori, soprattutto da don Barberis, don Bonetti, don Cagliero, don Rua ». (Verhulst… o.c., p. 856).
E’ pure il periodo in cui sta diventando più acuto il conflitto di Don Bosco con mons. Gastaldi. Tra i primi contrasti vi sono le lamentele dell’arcivescovo sulla formazione dei chierici a Valdocco.
La preoccupazione a questo riguardo è ben presente nei lavori del CG1.
Ambiente civile ed ecclesiastico: negli anni ’70 i cattolici italiani, appena conclusa l’unità d’Italia con la presa di Roma (20 settembre 1870), tendono ad organizzarsi per difendersi nella vita sociale.
« Le nostre Costituzioni al capo sesto articolo 3, stabiliscono che ogni tre anni si debba tener un capitolo generale… Essendo appunto già trascorsi tre anni dalla definitiva nostra approvazione è dovere che questo capitolo sia intimato e celebrato ». (Capitolo Generale della Congregazione Salesiana da celebrarsi in Lanzo nel prossimo settembre 1877, Torino, Tipografia Salesiana, 1877).
Scopo specifico del CG1: « … In tutti si palesò tosto un vivo desiderio di avere una spiegazione delle nostre Costituzioni. Questa spiegazione doveva essere come un regolamento inalterabile, una pratica interpretazione degli
articoli organici tradotti in opera […]. Ciò era riservato al primo Capitolo Generale tenuto nel settembre 1877 ». (Don Bosco, nella lettera di presentazione delle Deliberazioni del CG1, o.c., p. 3).
Quindi: scopo del CG1 era preparare una specie di Regolamento per l’esecuzione delle Costituzioni approvate definitivamente tre anni prima.
I Salesiani sono 241.

2) Dati.
Il CG1 si svolse a Lanzo Torinese, a circa 30 km. da Torino, dal 5 settembre al 5 ottobre 1877. Durò quindi un mese, ma con due ampie interruzioni; in pratica le sedute occuparono non più di 13 giorni.
I Capitolari, erano 23. Erano chiamati a prendere parte al CG di diritto i direttori e i prefetti di tutte le case « purché la distanza o qualche altra ragione non renda a taluno impossibile la venuta ». In realtà tra i prefetti solo alcuni presero parte occasionalmente a qualche seduta.
Preparazione. Don Bosco compilò e fece inviare a tutte le case un fascicolo a stampa, di 24 pagine, con gli schemi delle materie da trattarsi. Le ultime due pagine espongono il « Regolamento dei Capitoli Generali della Società di San Francesco di Sales ».

3) Andamento generale.

Svolgimento.
Il lavoro capitolare si svolse in adunanze plenarie dette «conferenze»; due al giorno, generalmente.
Il CG1 si sviluppò in tre tappe:
I. – Conferenze 1-16 (5-14 seti.): si trattò dell’organizzazione del CG e delle principali materie previste, affidate alle 5 commissioni iniziali (studi e formazione dei salesiani; studi degli allievi; vita comune; moralità; economia nella Congregazione);
II. – Conferenze 17-20 (21-22 seti.): si discusse sulla figura dell’ispettore e sui rapporti con le Figlie di Maria Ausiliatrice;
III. – Conferenze 21-26 (2-5 ott.): il CG fece la selezione delle deliberazioni prese in anni precedenti, soprattutto nelle conferenze di direttori e preparò la conclusione del Capitolo. Il ritmo di lavoro fu assai veloce, come sotto l’urgenza di occupazioni incalzanti. Don Bosco ed i capitolari dovettero dividere il loro tempo fra il CG ed un cumulo di altre occupazioni.

I punti nodali.
I. Formazione (dei Salesiani e degli allievi); si puntò l’attenzione soprattutto sugli studi.
In genere il CG1 si preoccupò:
— di dare un tono più ascetico al noviziato (ormai separato dalla vita dei professi);
— di alzare il livello degli studi di base (filosofia e teologia) per i candidati al sacerdozio;
— di promuovere la qualificazione di chierici e sacerdoti come insegnanti, mediante il conseguimento di diplomi statali;
— di cercare un programma più adeguato per i soci Coadiutori.
Inoltre si discusse sui programmi dei « collegi » (cf. Sussidi 2, p. 176) e sui libri di testo per gli allievi.
II. Vita comune. Con l’aiuto di due gesuiti consultori presenti si trattò dell’assimilazione di molte norme comuni ai religiosi del tempo, nell’ottica della regolarità e uniformità di vita.
III. Economia. Si studiarono i mezzi più concreti per fare i massimi risparmi possibili, mediante una gestione amministrativa adeguata ai tempi e concepita in chiave centralizzata.
IV. Le ispettorie e l’ispettore. « In sintesi, il CG insistette sull’autorità paterna e promozionale dell’ispettore, in contrasto con la figura tradizionale inquisitiva del provinciale in altre congregazioni o ordini religiosi […]. Si sottolineò il ruolo dell’ispettore come rappresentante del rettor maggiore presso i confratelli e la sua funzione di collegamento tra il rettor maggiore e i direttori delle case. Furono definite le varie funzioni amministrative e giuridiche proprie dell’ispettore ». (Verhulst, o.c…, p. 868).
V. Moralità (tra i soci e tra gli alunni). La trattazione di questo tema occupò più tempo, con una certa preminenza sulle altre tematiche. Specialmente si presero varie precauzioni, sottolineandone però l’insufficienza rispetto al fattore decisivo preghiera e sacramenti. « Si può concludere che nelle discussioni capitolari fu centrale la preoccupazione di Don Bosco di garantire ad ogni costo un clima morale limpido, contro ogni eventualità contraria […]. Vivendo in una società anticlericale, voleva togliere anche il minimo appiglio o occasione di dubbio sul comportamento dei salesiani ».
(Verhulst, o.c., p. 869).

Risultati.
« Sciolto il capitolo, si metteranno in ordine le materie discusse ed approvate; fattesi quindi stampare saranno inviate alla S. Sede siccome sta prescritto nelle nostre costituzioni al capo 6°, articolo 5° ». (Regolamento CG, 11).
Don Bosco e il Capitolo Superiore dovettero riprendere il lavoro svolto solo parzialmente dal CG1 e solamente nel novembre del 1878, dopo oltre un anno dalla sua chiusura, furono pubblicate (ma non inviate a Roma) le Deliberazioni del CG1.
Fu un Capitolo « pratico »: evitando la speculazione, Don Bosco e il CG1 cercarono norme precise da applicare direttamente nelle case.
Fu un CG di rodaggio, tenendo anche conto delle circostanze molto difficili in cui si svolse. Non si giunse a formulare un regolamento preciso e completo come avrebbe voluto Don Bosco. « I Direttori, i Prefetti ed altri delle nostre case […] unanimi studiarono, conferirono insieme oltre un mese. Sebbene in quel lasso di tempo siasi lavorato assai, tuttavia si dovette ancora occupare un anno, e neppure presentemente si possono dare le materie compiute e definitive ». (Lettera di Don Bosco, presentando le Deliberazioni del CG1; datata 1 novembre 1878).
Più di un anno dopo la chiusura del CG1 venne pubblicato il libretto a stampa: « Deliberazioni del Capitolo Generale della Pia Società Salesiana, tenuto in Lanzo Torinese nel settembre 1887, Torino, 1878. Tipografia e Libreria Salesiana, San Pier d’Arena – Nizza Marittima ». Formato cm. 12 X 18; pag. 95.
Contenuti.
Lettera (di presentazione) di Don Bosco, datata Torino 1. novembre 1878.
Introduzione.
Soci Salesiani che presero parte al 1° Capitolo Generale.
Distinzione I : Studio
Distinzione II: Vita comune
Distinzione III: Moralità e Pietà
Distinzione IV : Economia
Distinzione V: Regolamento per l’ispettore.
Appendici:
I: Regolamento pei Direttori
II: Regolamento dei Capitoli Generali
III: Monografie – Costumiere
IV: Associazioni varie. I Cooperatori Salesiani
V: Delle Suore.


Bibliografia
Storia del CG1 in E. Ceria, MB 13, p. 243-294; Annali, vol. I, p. 308-323.
M. Verhulst, Note storiche sul Capitolo Generale 1 della Società Salesiana (1887), in « Salesianum » (43) 1981, p. 849-882.

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