BELLARMINO Roberto

1.​​ Vita.​​ Nato a Montepulciano (4-10-1542), morto a Roma (17-9-1621). Entrò nella Compagnia di Gesù nel 1560. Frequentò il corso di filosofia a Roma. Insegnò lettere classiche a Firenze e Mondovì. Studiò teologia a Padova e a Lovanio. Insegnò teologia a Lovanio (1570-1576) fino al ritorno a Roma, dove fu professore di controversistica fino al 1586. Dopo aver svolto diverse funzioni nella Compagnia, Clemente VIII lo nominò cardinale (1599) e più tardi (1602) vescovo di Capua. Paolo V lo volle dispensare dalla residenza a Capua per averlo a disposizione a Roma, ma egli rinunciò alla diocesi. A Roma fu incaricato di diversi ministeri a difesa e a servizio della Chiesa, fino alla sua morte nel 1621.

2.​​ Catechismi.​​ Durante la docenza a Roma B. spiegò i misteri della fede ai fratelli coadiutori; gli appunti furono poi la base dei catechismi. Su richiesta del card. Tarugi e dietro intervento di Clemente VIII compose tre opere: 1)​​ Dottrina cristiana breve da impararsi a mente​​ (Roma 1597). L’opera è concentrata su due aspetti: la necessità di trasmettere la dottrina e la capacità dei destinatari. I destinatari sono fanciulli e persone semplici; l’opera è di una grande semplicità. B. divide la materia in 4 parti: Credo, preghiera, comandamenti, sacramenti (cambiando quindi l’ordine del →​​ Catechismo Romano)​​ e aggiunge alcuni aspetti complementari. Invita non solo al sapere, ma anche a mettere in pratica il sapere. I riferimenti alla morale sono scarsi. Insiste sull’integrità della fede, sulla necessità delle opere e sul carattere visibile della Chiesa; è polemico e difensivo. È un testo con 95 domande del maestro al discepolo. 2)​​ Dichiarazione più copiosa.​​ Il manoscritto aggiunge: “Per uso di quelli che l’insegnano a fanciulli et altre persone semplici, composta in forma de dialogo” (Roma 1598). I destinatari sono i catechisti. L’opera segue lo stesso ordine della​​ Dottrina,​​ giustificandolo nel seguente modo: Credo-fede; preghiera-speranza; comandamenti-carità; sacramenti-mezzi per acquisire la grazia. Vengono aggiunti due cap. preliminari. Gli ultimi cap. (X-XXII) trattano delle virtù, ecc. Le domande vengono fatte dall’allievo; le risposte vengono date dal maestro, il quale aggiunge spiegazioni ed esemplificazioni. Appare più pronunciato il carattere polemico, soprattutto a causa della maggiore estensione e dei destinatari per i quali scrive. 3)​​ Dichiarazione del Simbolo​​ (1604). Composto per offrire ai sacerdoti di Capua materiali utili per la loro predicazione; flagella la negligenza di coloro che non compiono il dovere di istruire gli altri; precisa che non è sufficiente la fede implicita. Espone dettagliatamente tutti gli articoli del Simbolo.

3.​​ Bellarmino non aveva preso conoscenza del catechismo di → Canisio nel momento in cui compose i suoi, che sono tipici catechismi del XVI sec. Sono rimasti in uso fino ai nostri giorni in quanto raccomandati da diversi papi. L’influsso di B. è stato determinante in Italia: oltre 400 edizioni e più di 60 traduzioni. M. Natili e il vescovo giansenista S. Ricci si opposero all’opera di B., il che aumentò ulteriormente la sua fama. Nel Vaticano I la​​ Dottrina​​ fu proposta come base dello​​ Schema de parvo catechismo.

Bibliografia

L. Bachelet, art.​​ Bellarmin,​​ in​​ Dici, de Tbéol. Cath.,​​ t. 3, Paris 1905, 560-599; R. Bellarmino,​​ Opera omnia,​​ vol. VI, Nespoli, J. Giuliano, 1862, 143-204; Io.,​​ Opera omnia,​​ 12 vol., Parisiis, 1870-1874; L. Csonka,​​ Storia della​​ C„ in P. Braido (ed.),​​ Educare,​​ vol. III, Zürich, PAS-Verlag, 1964J, 127-130; A.​​ Cuadrado,​​ La​​ instrucción​​ catequética​​ en​​ San Roberto Bellarmino,​​ Valladolid, 1945; F. Gusta,​​ Difesa del Catechismo del​​ ven.​​ Card. Bellarmino contro alcune imputazioni, che leggonsi in un catechismo stampato in Prato,​​ Ferrara, F. Pomatelli, 17892; G. Lazzati (a cura di),​​ R. Bellarmino. I catechismi. Dottrina cristiana breve e Dichiarazione della dottrina cristiana,​​ Milano, La Favilla, 1941; D.​​ Llórente,​​ Historia​​ de la​​ catcquesis,​​ in “Revista Catequística”​​ 15 (1924) 323-328; C. Sommervogel et al.,​​ Bibliothèque de la Compagnie de Jésus,​​ vol. I, Bruxelles-Paris, 1890, 1182-1208; vol. VIII, ivi 1898, 1798-1805, P. Tacchi Venturi,​​ Storia della Compagnia di Gesù in Italia,​​ 2 vol., Roma – Milano, Soc. Ed. Dante Alighieri – Civiltà Cattolica, 1910-1922.

Luis​​ Resines

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