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AUSTRALIA

 

AUSTRALIA

I tre punti storici che seguono costituiscono il retroterra essenziale per comprendere lo sviluppo delle idee cat. in A. dal 1945 al 1985.

a)​​ L’impegno storico dei cattolici australiani verso l’ideale: “Ogni fanciullo cattolico nella scuola cattolica” significa che lo sviluppo della C. è in larga misura associato alle scuole cattoliche o ai religiosi che fondarono queste scuole (e fino agli anni 1960 ne avevano in larga misura la direzione).

b)​​ Fra il 1945 e il 1984 la popolazione dell’A. si è raddoppiata, soprattutto in seguito all’immigrazione postbellica. Quando la percentuale dei cattolici raggiunse quasi il 30%, le scuole cattoliche non furono più in grado di far fronte a questo incremento, con la conseguenza che oggi appena la metà degli allievi frequenta la scuola cattolica. Inoltre la diminuzione del numero dei religiosi significa che attualmente oltre i 4/5 di tutti gli insegnanti nelle scuole cattoliche sono laici; alcune scuole sono completamente gestite da laici.

c)​​ La legislazione restrittiva sull’insegnamento religioso confessionale nelle scuole statali, promulgata in tutti gli stati prima della Federazione nel 1901, ha reso impossibile una politica nazionale uniforme della Chiesa in vista della evangelizzazione della gioventù che frequenta le scuole statali.

1.​​ Idee cat. dal 1945

In seguito alla Conferenza di Adelaide nel 1936 la Coni. Episc. Austr. autorizzò l’uso di un nuovo catechismo elementare per l’iniziazione dei fanciulli ai sacramenti. Il catechismo tradizionale (1884) fu conservato tale quale per gli ultimi anni della scuola elementare e per tutta la scuola secondaria. In mancanza della Bibbia era largamente usata la​​ Bible History​​ di Schuster. Nelle scuole secondarie il catechismo era completato con un “commentary”, un libro di testo (Pray the Mass) e, per le secondarie superiori, con l’apologetica, l’insegnamento sociale della Chiesa e la trattazione di alcuni problemi storici richiesti per gli esami statali. In mancanza di Colleges per la formazione degli insegnanti cattolici, ogni congregazione religiosa preparava i propri membri all’insegnamento. Anche se, nel periodo precedente la guerra, il modo di fare C. era abbastanza uniforme, c’era qualche consapevolezza di un possibile sviluppo cat.

1.​​ Influssi europei 1945-1962.​​ Durante questo periodo l’A. adottava gradualmente la C. kerygmatica. Le nuove idee non venivano sistematicamente introdotte, ma erano spesso collegate con l’esperienza europea delle congregazioni internazionali. La riv. cat. nazionale “Our Apostolato” ebbe inizio presso i Fratelli delle Scuole Cristiane come rivista ad uso interno (“in-house”); divenne ufficiale in seguito al congresso cat. di Roma del 1950. Attraverso il contatto con riviste d’oltremare si giunse alla traduzione e occasionalmente alla totale rielaborazione di sussidi, come fu per i​​ Catechista Workbooks​​ 1945-1963. Le iniziative personali sembravano avere maggiore influsso che non i libri.

a)​​ La persistente insoddisfazione, dopo il 1957, di fronte all’uso del tradizionale catechismo nella scuola, indusse alcune scuole di religiosi ad adottare la traduzione inglese del​​ Catechismo tedesco​​ (1955).

b)​​ La visita di Clifford Howell nel 1957 incoraggiò l’uso di nuove traduzioni della Bibbia e l’introduzione di un panorama della storia della salvezza elaborato dal medesimo nel suo volume​​ The Work of Our Redemption.​​ c) John F. Kelly, sacerdote di Melbourne, ispettore scolastico e autore, organizzò corsi settimanali di teologia e di Scrittura per religiose (1954-1963) e preparò il terreno all’accoglienza della C. kerygmatica, già presente attraverso l’uso di materiale d’oltremare.

d) Nel 1959 la Conf. Episc. autorizzò John F. Kelly a elaborare un​​ Catechismo australiano.​​ Questo lavoro — influenzato dalle visite dell’autore a centri europei e nord-americani — uscì in due volumi: 1962 per la scuola elementare; 1963 per le scuole secondarie. Fu accompagnato da manuali per gli insegnanti. Così fu saldamente stabilita la C. → kerygmatica nelle scuole australiane. Altri quattro libri per i bambini e le prime classi delle elementari furono prodotti da insegnanti di religione sotto la guida di Kelly, e offrirono un corso completo per l’età 6-14 anni, e) Durante due visite (1959-1961) J. Hofinger, S.J., tenne corsi prolungati sulla C. kerygmatica, e raccomandò la già nota opera di Sr. Maria de la Cruz,​​ On Our Way.​​ Gli scritti di → Hofinger ebbero un notevole influsso.

2.​​ Dal Catechismo australiano a “The​​ Renewal​​ of the Education of Faith”. Il decennio ’6O-’7O, sotto la spinta del Concilio Vaticano II, conobbe un forte sviluppo, ma anche crescenti controversie. Il successo del​​ Catechismo australiano,​​ fra l’altro, accentuò l’assenza di sussidi per le secondarie superiori. Tentativi per produrre nuovi corsi “ufficiali” fallirono, ad eccezione del corso​​ Come Alive,​​ incentrato sulla vita. Oltre ad autorizzare questo corso, la Coni. Episc. pubblicò anche la traduzione del documento cat. italiano​​ The Renewal of the Education of Faith​​ (RdC), come raccolta di princìpi cat.

a)​​ Il movimento cat. era sostenuto dal personale direttivo che aveva fatto gli studi a Lumen Vitae o in altri centri. La visita di Marcel → Van Caster, del centro Lumen Vitae, nel 1966-1967 incoraggiò la C. “incentrata su temi” o “incentrata sulla vita”, di cui c’erano già tentativi a livello locale.

b)​​ Lo sviluppo del “seminar movement” (studio concentrato di qualche tema in un pomeriggio o in una serata, invece che in una classe scolastica), e quello successivo complementare, il “camp movement”, staccò la C. degli adolescenti da programmi formali e istituì una nuova corrente.

c)​​ Il “Cats 1 Seminar” (gen. 1971) dei Fratelli Maristi offrì un forum nazionale per discutere sulla C. incentrata sulla vita, e in modo particolare offrì la base per il vol.​​ Come Alive.

d)​​ Come giustificazione teologica della C. incentrata sulla vita fu citata frequentemente la​​ Theology of Revelation​​ di Gabriel Moran. Tra i materiali di produzione locale ebbe grande influsso​​ Move Out,​​ con​​ YAnnals Supplement.

3.​​ Dal DCG fino ad oggi: 1971-1984.​​ Di fronte alle continue controversie sulla C., la Coni. Episc. australiana adottò i princìpi del DCG:

— fondando, nel 1973, il National​​ Pastoral​​ Institute, come centro della formazione cat. in Australia, sotto la direzione di John F. Kelly;

— pubblicando, tramite il suo Education Committee (1976),​​ We Preach Jesus Christ as Lord,​​ come direttorio cat. australiano;

— creando presso la National Catholic Education Commission un Religious Education sub-committee.

a)​​ Il forum nazionale che ebbe maggiore influsso fu il congresso della Confraternity of Christian Doctrine a Melbourne (1973), con interventi di​​ D.​​ S. Amalorpavadass​​ (Bangalore)​​ e altri membri dell’East Asian​​ Pastoral Centre.

b)​​ Numeri crescenti di sacerdoti e religiosi fecero gli studi all’estero, soprattutto in centri di lingua inglese negli USA, Canada, Manila (EAPI) e Irlanda.

c)​​ Le diversità di opinioni nei confronti della priorità pastorale da dare alle scuole cattoliche, le quali educano soltanto una minoranza dei cattolici, furono focalizzate sulle riviste e nel symposium “Catholic Education: Where is it Going?”.

d)​​ Studi su Religious Education provenienti dalla Lancaster University (GB) ebbero influsso sull’introduzione del modello curricolare da parte delle autorevoli​​ Guidelines for Religioni Education​​ (Melbourne), per programmi di C. scolastica.

e)​​ Sotto l’impulso del documento della S.C. per l’Ed. Catt. su​​ La scuola cattolica​​ (1977), ricevette crescente attenzione il carattere “cattolico” di detta scuola.

f)​​ A causa del decrescente numero di religiosi nelle scuole si diede priorità all’incremento della formazione degli insegnanti di religione — precedentemente curata dagli ordini religiosi — nei “colleges” statali per la formazione degli insegnanti, in cui è offerto un servizio di formazione pre-catechetica agli studenti laici.

II.​​ L’ir nelle scuole statali e iniziative cat. per i fanciulli fuori delle scuole cattoliche

Anche se la legge promulgata nel 1901 per l’educazione nelle scuole statali non intendeva escludere l’IR, di fatto ciò si è spesso verificato. Alcuni stati permisero un IR “generico”, distinto da quello “confessionale”; però non riuscirono a trovare insegnanti regolari per tale insegnamento. Dal 1973 ogni stato ha applicato una disposizione del governo favorevole all’educazione religiosa, ma soltanto due stati avviarono curricoli sperimentali per la scuola elementare e quella secondaria. Eccezione fatta per la religione che viene insegnata nelle materie sociali a livello della scuola elementare, e in studi biblici in vista degli esami pubblici, come pure per certi corsi a livello delle secondarie superiori, è ben scarso l’incremento della “educazione religiosa”, salvo nelle condizioni particolari che ora diremo.

1.​​ Negli anni ’50 si creò un forte movimento nazionale con l’intento di ampliare la formazione cat. in vista del rapido aumento del numero di fanciulli cattolici che frequentavano scuole statali. Il vescovo (più tardi cardinale) Freeman di Sydney diede slancio a questo lavoro sotto il titolo generale “Confraternity​​ of Christian​​ Doctrine”​​ (CCD). Quanto a finalità e direzione la CCD è un organismo nazionale. Ma a causa della diversa legislazione in ciascuno stato, essa funziona sia a livello diocesano che statale. Fra le sue iniziative si possono menzionare:

— lavoro cat., una volta la settimana, su base scolastica e durante l’orario scolastico, supposto che altre confessioni religiose vogliano contemporaneamente servirsi della stessa opportunità;

— insegnamento religioso generale, per es.​​ Religion in life​​ impartito nelle scuole, qualora la legge lo permetta, e programmi esplicitamente cat. organizzati a livello parrocchiale;

— incontri occasionali organizzati da scuole in vista di attività cat. extrascolastiche;

— corsi per corrispondenza per le zone distanti.

2.​​ Le principali attività della CCD sono: — corsi per la formazione dei catechisti; — équipes missionarie motorizzate, che lavorano fuori dei centri formativi, per portare le scuole a un livello regolare;

— équipes locali per la produzione di materiali cat. Basate inizialmente su materiali d’oltremare, le produzioni locali quali​​ Move Out, Joy for Living, Let’s Go Together​​ risultarono così ben adattate ai destinatari che oggi sono largamente adottate nelle scuole cattoliche.

3.​​ Le regioni isolate ricevono corsi per corrispondenza, che coinvolgono i genitori insieme con i fanciulli.

4.​​ “Dove Publications” è diventato la fonte principale di nuovi materiali e nuovi orientamenti.

III.​​ Organizzazione della C.​​ per diverse categorie di​​ destinatari

Malgrado i tentativi per facilitare il coordinamento a livello nazionale (cf 1.3), la distribuzione geografica dei cattolici fa sì che risulti più facile l’organizzazione a livello diocesano o a livello di ogni stato. Normalmente ogni diocesi dispone del proprio Education Office, di un direttore della CCD (→ Confratemity of Christian Doctrine) e in misura crescente anche di un Director of Adult Education. L’organizzazione pratica si realizza normalmente a livello delle parrocchie o per mezzo di programmi a livello regionale.

1.​​ L’educazione degli adulti costituisce la principale novità cat. degli ultimi 15 anni. Prima la vita cattolica degli adulti era spesso fondata sulle associazioni e su programmi formativi per catechisti. Attualmente i programmi della quaresima e dell’avvento, il Rito dell’iniziazione degli adulti (RICA), corsi biblici e lo studio di temi sociali sono caratteristici per la formazione degli adulti. Corsi di perfezionamento vengono offerti in numero sempre più abbondante per mezzo di seminari e di istituti di formazione permanente.

2.​​ A tutti i livelli vi è stato un notevole arricchimento attraverso la produzione di materiale di aggiornamento.

3.​​ L’incremento di corsi di formazione permanente nella fede rimane un’importante priorità come continuazione dei programmi destinati ai giovani; come aiuto per educare i cattolici ad assumere nuove responsabilità; come aiuto per risolvere le controversie​​ cat.​​ degli ultimi anni.

Bibliografia

1.​​ Fonti.​​ Catholic Catechism Books,​​ 2​​ vol., Sydney, E. Dwyer, 1962-1963;​​ Catholic Catechism, Teacher’s Books,​​ 2 vol.,​​ ivi,​​ 1962-1963;​​ Come Alive,​​ ivi,​​ 1970;​​ The Renewal of the Education of Faith,​​ ivi,​​ 1970;​​ We Preach ]esus Christ as Lord,​​ ivi,​​ 1976.

2.​​ Studi.​​ Sr. Mary Ambrose,​​ Young Married Couple​​ Move Out”,​​ in​​ Our​​ Apostolato”​​ 15 (1967) 84-88; P. Crudden,​​ Fr. Van Caster’s Melbourne Seminar,​​ ibid., 75-78; G. Eastman (ed.),​​ Towards a New Era in Religious Education,​​ Victoria, Cripac Press, 1972; A. Hamilton,​​ What’s been Happening in R.E.,​​ Melbourne, Dove Publications, 1981; J. Hofinger,​​ The New Australian Catechism,​​ in​​ Lumen Vitae”​​ 18 (1963) 529-538; C. Leavey,​​ Australia-. Some Issues Facing the Church,​​ in​​ Pro Mundi Vita» (1980), sept.; G. Rossiter,​​ Stifling Union or Creative Divorce,​​ in «Word in Life» 29 (1981) 162-173; Id.,​​ Review of Australian Research Related to Religious Education in Schools,​​ Leichardt, National Catholic Research Council, 1984; G. Rummery,​​ Catechesis and Religious Education in a Pluralist Society,​​ Sydney, E. Dwyer, 1975; Id.,​​ Catechesis and School,​​ in «Word in Life» 26 (1978) 90-93.

Gerard Rummery